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Comincia venerdì e finisce domenica mattina il meeting mondiale della Commissione Trilaterale, un network tra Europa, Asia e Usa,  a Roma. Uno di quegli eventi che eccitano le fantasie dei complottisti ma che sono preziosi per chi sta ai vertici di finanza, politica e business per farsi un’idea di dove sta andando il mondo, per capire qual è il “consensus”, cioè le opinioni più condivise, attorno ai grandi temi del momento: Europa, Cina, Corea, crisi dei migranti ecc.

I partecipanti italiani saranno parecchi. Nell’elenco ufficiale diffuso finora risultano anche due ministri. Paolo Gentiloni, titolare del dicastero degli Esteri, e Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme e dei rapporti con il Parlamento.

Se la partecipazione di Gentiloni è fisiologica, quella della Boschi si inserisce nella sua recente fase di proiezione internazionale: dopo essersi un po’ inabissata in seguito agli scandali della Banca Etruria per cui lavorava suo padre, la Boschi si sta preparando per il suo ruolo di capofila nella campagna referendaria di autunno sulle riforme istituzionali, al cui esito è appesa la sopravvivenza del governo.

Dopo la visita in Gran Bretagna, a Oxford, nei giorni scorsi, ora la Trilateal. Non si ha notizia invece della partecipazione di un altro membro storico della Commissione, cioè l’ex  ministro Federica Guidi, che risultava sospesa dall’elenco dei membri in quanto titolare di un incarico pubblico.